MOSCA, 15 LUG – Il figlio del defunto premio Nobel Aleksandr Solgenitsin, Iermolai, ha lanciato oggi per la prima volta un appello dalle colonne del quotidiano Vedomosti per invitare i suoi concittadini a mobilitarsi per migliorare la società in un Paese di cui denuncia tutti i tristi primati.
”La Russia occupa il cinquantesimo-sessantesimo posto al mondo sul piano della qualità della vita, certe statistiche sono spaventose: siamo quinti per mortalità, primi per numero di aborti, sesti per i suicidi, secondi per il consumo di alcol e tra i primi dieci per quello di tabacco e droga”, scrive Iermolai, che è responsabile dell’ufficio di Mosca della società di consulenza McKinsey.
Il figlio dell’autore di Arcipelago Gulag sostiene tuttavia che ”la responsabilità incombe non solo sul potere ma anche sulla società”. Una società dominata dalla corruzione, da valori negativi come il denaro, l’egoismo, da una ”estrema passività e dal paternalismo”.
”L’apatia, il desiderio di emigrare e le critiche non seguite dalla volontà di fare qualcosa ci impedisce di avanzare”, sostiene nell’articolo, titolato ”Diventare cittadino”. Iermolai elenca quindi un decalogo: denunciare la corruzione, protestare contro il malgoverno e trovare il tempo per l’attività pubblica.