San Francisco, sul Golden Gate arrivano le barriere antisuicidio

SAN FRANCISCO – Il Golden Gate Bridge di San Francisco sarà presto dotato di barriere di sicurezza per impedire i suicidi: lo ha confermato un responsabile dopo alcune indiscrezioni di stampa. L’autorità locale incaricata dei trasporti e della gestione del Golden Gate ha accettato di finanziare una parte del progetto, il cui costo totale ammonta a circa 76 milioni di dollari. Il resto sarà finanziato dal governo federale e dallo Stato di California, ha precisato Denis Mulligan, direttore generale di Gate Bridge Highway and Transportation District.

La messa in opera delle barriere, che saranno sospese a sei metri sotto i marciapiedi da entrambi i lati del ponte, lungo 2,7 chilometri, dovrà essere completata entro il 2018. Oltre 1.400 persone hanno posto fine alla propria vita gettandosi dal ponte dal 1937, anno della sua apertura, con un record di 46 suicidi nel solo 2013. Mulligan ha spiegato che sono state prese in considerazione diverse ipotesi, aggiungendo che “di tutte le alternative possibili, questa era quella di minor impatto visuale”. Infatti, non sarà visibile agli automobilisti di passaggio sul ponte. I gestori della struttura avrebbero studiato il problema per un decennio.

“In questi ultimi anni, numerose famiglie che hanno perduto bambini o adolescenti gettatisi dal ponte sono venuti a trovarci e hanno discusso con noi di quello che rappresentava per loro. E questo – ha concluso – ha avuto molto peso nella decisione”.

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Elisa D'Alto