MILANO – C'e' il rischio che possa fuggire e che possa commettere ancora il reato. Per questo il gip di Milano Vincenzo Tutinelli ha convalidato la richiesta di fermo e disposto il carcere per Piero Dacco', il consulente in affari col San Raffaele fermato martedi' scorso per concorso in bancarotta nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sul dissesto del gruppo ospedaliero e nella quale tra gli indagati figura anche don Verze'.
Piero Dacco', che vive tra Londra, la Svizzera e il Sud America, e' stato fermato nei giorni scorsi quando era di passaggio a Milano e dopo che gli inquirenti hanno scoperto che aveva intenzione di recarsi in Israele. Per questo nel pomeriggio dello scorso 15 novembre e' stato fermato per poi essere trasferito nel carcere di Opera.
Ieri e' stato interrogato dal gip Vincenzo Tutinelli davanti al quale l'intermediario ha fornito le sue spiegazioni sui tre episodi di bancarotta contestati. Oggi il giudice ha accolto le richieste dei pm Luigi Orsi, Laura Pedio e Gaetano Ruta convalidando il fermo e disponendo l'arresto in carcere.
