Rose rosse e cognac appoggiate ai piedi di una tomba. Un omaggio allo scrittore americano Edgar Allan Poe, lasciato da un uomo misterioso. Un gesto ricorrente compiuto con razionale puntualità nel giorno dell’anniversario della sua nascita, anno dopo anno. La tradizione, ormai consolidata, aveva riscosso un enorme successo tra i fan del poeta. Il curioso rituale che prendeva forma ogni 19 gennaio, a partire dal 1949, aveva suscitato la curiosità di molti, che s’interrogavano sulla possibile identità dell’uomo che vegliava la tomba di Poe. Schiere di investigatori improvvisati si presentavano davanti alla lapide per cercare di scoprire il volto dell’anonimo visitatore.
E così, con il tempo, la leggenda del “custode della tomba” dello scrittore si era diffusa rapidamente. Il rituale avveniva ogni anno e ogni anno si moltiplicavano le peripezie di chi voleva scoprire qualcosa in più sull’uomo del mistero. Quest’anno però qualcosa è andato storto. E i seguaci di Poe, che affollavano il cimitero a caccia del visitatore, sono rimasti a mani vuote. Il rito è stato infranto e per la prima volta da sessant’anni, vicino alla tomba, non c’erano nè rose nè cognac. «Sono confuso, non ho parole», ha detto Jeff Jerome, curatore del museo di Poe.
Secondo i giornali, che in passato si sono occupati del caso, lo sconosciuto, che si aggirava nel cimitero di Baltimora di notte proprio per non essere visto, lasciava sulla tomba tre rose e mezza bottiglia di liquore. Nesuno in questi anni è mai stato in grado di sorprendere il visitatore, che invece è riuscito a lasciare senza parole i “fedelissimi” dello scrittore. Così, quando all’alba di oggi Jerome si è accorto dell’assenza, il gruppetto di fan radunatosi al cimitero è rimasto deluso. L’evento era diventato per gli appassionati ragione di pellegrinaggio, tanto che in molti erano disposti a fare centinaia di chilometri per vedere i particolari “omaggi”.