GINEVRA -Il numero di bambini non scolarizzati diminuisce troppo lentamente: in dieci anni, dal 1999 al 2008, 52 milioni di bambini supplementari hanno potuto frequentare la scuola primaria, ma almeno 67 milioni vedono ancora negato il loro diritto all'istruzione: lo affermano le Nazioni Unite in occasione dell'avvio oggi a Ginevra della riunione annuale del Consiglio economico e sociale (Ecosoc).
Organo delle Nazioni Unite per la supervisione delle questioni economiche e sociali, l'Ecosoc ha deciso di porre il diritto all'istruzione al centro del dibattito (4-8 luglio) della sua riunione annuale, in programma fino al 29 luglio. L'istruzione – ricorda lo stesso segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon in un rapporto- crea infatti le condizioni propizie alla realizzazione di altri importanti diritti, economici, sociali e culturali. Serve inoltre da catalizzatore per il cambiamento sociale.
Le Nazioni Unite hanno identificato nella fame – che crea danni nello sviluppo cognitivo – e nelle disuguaglianze tra i sessi – che condanna molte bambine all'analfabetismo – alcuni dei principali fattori che ostacolano il raggiungimento dell'Obiettivo del Millennio sul diritto all'istruzione. Un'altra difficolta' sono i mezzi finanziari: a causa della crisi finanziaria sette dei 18 Paesi a basso reddito hanno operato tagli nelle spese per l'istruzione ed i Paesi donatori non hanno mantenuto i loro impegni. E poi ci sono i conflitti e le spese militari, vera e propria barriera ai diritti dell'infanzia: nei Paesi poveri colpiti da un conflitto si registrano 28 milioni di bambini non scolarizzati, pari al 42% del totale mondiale e il Pakistan, dove vive una delle piu' estese popolazioni non scolarizzate al mondo, spende sette volte di piu' per le armi che per la scuola primaria.
