Un diamante di contrabbando regalato alla top model Naomi Cambell rischia di complicare ulteriormente la situazione di Charles Taylor, ex presidente della Liberia e Signore della guerra, alla sbarra in Olanda per crimini di guerra e contro l’umanità.
Il processo, però, visti i protagonisti, sembra assomigliare da vicino a un thriller hollywoodiano: il “set” è quello del tribunale dell’Aja e alla sbarra c’è il protagonista, Charles Taylor. Ruoli di primo piano anche per due star: l’attrice Mia Farrow nel ruolo della “buona” che denuncia, e la modella Naomi Campbell, nella parte della “bella e cattiva” che riceve e intasca un grosso diamante grezzo senza fare una piega.
Per Charles Taylor, ex dittatore della Liberia tra il 1997 e il 2003, i capi d’accusa sono undici: si va dai crimini di guerra a quelli contro l’umanità. Il pubblico ministero, tra le altre cose, lo accusa di aver girato per mezza Africa distribuendo grossi diamanti grezzi in cambio di armi.
E proprio qua entra in scena Naomi Campbell. La top model, secondo il quadro ricostruito dagli inquirenti, ha ricevuto un diamante dagli uomini di Taylor dopo una cena di beneficenza organizzata da Nelson Mandela in Sudafrica nel 1997.
Una cena cui era presente la star hollywoodiana Mia Farrow. Proprio l’attrice ha raccontato al pm Brenda Hollis l’episodio del diamante regalato alla Campbell. La modella, dopo la cena, se n’è andata a dormire. Qualche ora più tardi, però, è stata svegliata dagli uomini di Taylor che le hanno consegnato un grosso diamante grezzo. La Campbell, la mattina successiva, ha raccontato del regalo notturno proprio a Mia Farrow.
Si tratta, nel quadro delle accuse mosse all’ex signore della guerra, di un episodio marginale ma che assume un rilievo preciso proprio nella dinamica processuale. Taylor, infatti, ha sempre negato categoricamente di essere in possesso di diamanti e quindi di averli distribuiti. La testimonianza scritta e firmata della Farrow, invece, serve a mostrare la scarsa credibilità dell’imputato.
L’ex dittatore, 61 anni, è accusato di aver finanziato e armato una forza ribelle che puntava ad impadronirsi di parte dei giacimenti di diamanti per la Sierra Leone. Tra le altre cose Taylor è chiamato a rispondere anche dalle violenze compiute dai ribelli nella regione.
Non solo: nel 1997, appena insediatosi alla presidenza della Liberia, l’ex signore della guerra ha ricevuto un finanziamento da mezzo milione di dollari da parte del governo libico, ufficialmente per l’acquisto dei medicinali. Il sospetto del pm, però, è che quei soldi, come i diamanti di contrabbando, siano serviti a comprare altre armi.
Taylor, dopo 7 anni di gestione sanguinosa del potere in Liberia, è fuggito in Nigeria dove è stato catturato ed estradato. Il processo a suo carico si è aperto giovedì 14 gennaio e del suo caso, oltre il tribunale dell’Aja si occupa anche la Corte Speciale per la Sierra Leone.