Rendendo ancora più severe le restrizioni in questo campo le autorità siriane hanno messo al bando programmi informatici che permettono di accedere alla chat di Facebook attraverso cellulari. Dopo la rivoluzione in Tunisia, è stato annunciato che non funzionano più ”Nimbuzz” e ”eBuddy”, due programmi che permettono di accedere alla chat del diffuso social network e ad altri sistemi di messaggistica.
Anche la pagina principale di Facebook è bandita in Siria, dove però server (i ”proxies”) permettono di aggirare l’oscuramento. La messaggistica istantanea delle chat sta prendendo piede, soprattutto fra i giovani, ed è considerata pericolosa dal regime evidentemente perchè consente la rapida organizzazione di raduni. Il partito Baath è al potere in Siria dal 1963: l’opposizione è al bando e vige una legislazione di emergenza.
