
ROMA – Nella Siria controllata dai ribelli sono vietate le croci cristiane, pena l’espulsione o la morte: lo afferma Padre Pierbattista Pizzaballa, custode in Terra Santa, in una lettera inviata al Giornale.
“Via le croci e donne col velo: chi non si adegua muore
di Padre Pierbattista Pizzaballa*
Devo purtroppo e ancora una volta portare alla vostra atÂtenzione la sempre più diffiÂcile situazione dei nostri ultimi due villaggi cristiani rimasti nell’Oronte di Siria, dei nostri parrocchiani e dei nostri confratelli che li assistono. Il Nord della Siria è sempre più in maÂno di ribelli estremisti, mentre le forÂze cosiddette «moderate» perdono forza.I ribelli che controllavano la «nostra» zona, che fino ad oggi si riteÂnevano tolleranti, sono stati sostituiÂti da gruppi estremisti che non amaÂno la presenza dei non musulmani nel loro«emirato». Gli ultimi ordini riÂcevuti dai nostri frati, padre Hanna e padre Dhiya, sono i seguenti: a) Tutte le croci debbono sparire; b) È proibiÂto suonare le campane; C) Le donne non debbono uscire di casa senza coÂprire la faccia e i capelli. d) Tutte le staÂtue debbono sparire. In caso di inaÂdempienza, si applicherà la legge islaÂmica. In sostanza: chi non si adegua o se ne va o viene fatto fuori.
Questi orÂdini si applicano a Knayem, YacouÂbieh e Jdeideh, che attualmente è serÂvito dai nostri confratelli. Per coloro che forse non conoscono la zona, quei villaggi sono esclusivamente criÂstiani. Invito ciascuno a pregare per tutte le comunità di Siria, in particolaÂre per coloro che vivono sotto il conÂtrollo di questi estremisti. PreghiaÂmo affinché il cuore di queste persoÂne si apra all’ascolto e soprattutto perÂché il nostro piccolo gregge di Siria continui a confidare nel Signore.
*Custode di Terra Santa”
