BEIRUT – Il movimento sciita libanese Hezbollah, alleato di Iran e Siria, ha accusato gli Stati Uniti di esser dietro all'''attentato suicida'' compiuto oggi, secondo i media ufficiali di Damasco, nel centro cittadino e che ha causato la morte di 25 persone e il ferimento di altre 60.
In un comunicato diffuso dalla tv al Manar del movimento sciita, si afferma che ''il nuovo crimine terroristico odierno rappresenta la seconda tornata del piano delle forze del male americane… per ostacolare la Siria nella sua solida posizione a fianco delle forze della resistenza contro il nemico sionista…''. Il 23 dicembre scorso, quando un duplice attentato dinamitardo colpi' due sedi di servizi di sicurezza a Damasco, il movimento sciita aveva accusato esplicitamente gli Stati Uniti.
Hezbollah afferma oggi di vedere ''ancora una volta le dita americane che si allungano nella nostra regione'' e mette in relazione l'esplosione odierna a Damasco con gli attacchi che hanno ieri colpito localita' a maggioranza sciita in Iraq.