La forza di elite fedele al regime, ha riferito l’emittente sostenendo che è la conferma che i ribelli stanno progettando crimini e attacchi contro la gente, sfruttando la fiducia che i cittadini hanno “nelle nostre coraggiose forze armate”. Sarebbero migliaia i civili in fuga, sono ancora tanti gli interrogativi dopo il colpo al cuore subito mercoledì dal regime di Bashar al-Assad, forse rifugiatosi a Latakia. E intanto si fa il conto delle vittime: tra mercoledì e giovedì i morti sarebbero oltre duecento.
Tra le aree più colpite, i testimoni parlano dell’aeroporto militare di Mezzeh e dei quartieri di Kafar Sousse, Midan, Qabun, Zahira, Hajeera, al-Hajar al-Aswad, Nahr Eishe e alcuni quartieri prestigiosi come Abu Rummaneh e lo stesso Mezzeh, considerato il covo della Guardia repubblicana e della Quarta divisione, gli abitanti riferiscono di violenti scontri. I combattimenti ormai sono arrivati nei pressi del palazzo presidenziale, vicino al quartier generale. Residenti dei distretti di Midan e Kar Souseh hanno detto di aver sentito esplosioni e colpi d’arma da fuoco, mentre gli elicotteri sorvolavano la zona e riferiscono che, in alcune zone, sono state impiegate anche le bombe a grappolo. Secondo gli attivisti, i ribelli hanno danneggiato un elicottero e tre veicoli militari dei lealisti.