BEIRUT – Un numero imprecisato di manifestanti siriani anti-regime curdi musulmani e cristiani sono scesi in piazza venerdì mattina nel nord-est della Siria, nella provincia di Qamishli, al confine con Turchia e Iraq. Lo riferiscono testimoni oculari interpellati telefonicamente dall’Ansa.
Le fonti riferiscono di cortei di ”migliaia di manifestanti”: ad Amuda, Qamishli e Tell Amar, Ras al Ayn, tutte localita’ frontaliere, ”curdi e siriaci sono scesi in strada fianco a fianco e gridano slogan: ”Non vogliamo nè l’arabo nè il curdo, ma solo unità nazionale!”.
Se confermate, si tratta dei primi cortei non autorizzati dal regime siriano a marciare nella regione ricca di risorse energetiche e dall’alto valore strategico. Nel 2004, le forze di sicurezza di Damasco repressero nel sangue una rivolta di curdi siriani che chiedevano il riconoscimento dei loro diritti fondamentali come cittadini del Paese.
Migliaia di manifestanti siriani sono stati caricati dalle forze dell’ordine a Duma, sobborgo nord-orientale di Damasco, dove in precedenza gli agenti in borghese avevano tentato di rinchiudere dentro la locale moschea i dimostranti. Lo riferiscono testimoni oculari interpellati telefonicamente dall’Ansa.
