ANKARA, 31 MAG – Nei piani per far fronte ad un possibile esodo di profughi dalla Siria ci sarebbe anche l'ipotesi di creare una ''zona cuscinetto'' all'interno del territorio siriano dove accogliere gli sfollati. Lo scrive il sito del quotidiano Zaman, vicino al governo, riferendo su dettagliate indiscrezioni accreditate dal quotidiano britannico Independent. Fonti turche non hanno smentito la circostanza, pur senza confermarla.
''Abbiamo fatto un brain-storming su tutte le possibilità '', ha detto un importante diplomatico turco senza smentire l'informazione. ''Al momento non c'e' alcun segno di un enorme esodo di rifugiati dalla Siria alla Turchia – ha detto ancora l'anonima fonte – tuttavia c'e' molta preparazione'' in termini di ''discussioni e piani, proprio per essere pronti per una situazione simile''.
La Turchia condivide con la Siria un confine di circa 880 chilometri, per la maggior parte pesantemente minato. Nonostante altre fonti avessero segnalato che il loro numero era salito a circa 500, Zaman da' conto solo degli oltre 250 profughi accolti il 29 aprile in una tendopoli a Yayladagi, quasi sulla costa, a nord di Latakia. La Mezzaluna rossa domenica ha comunque allestito altre 25 tende da cinque posti l'una, segno che si prepara ad accogliere 125 persone in piu'.
Si tratta di cifre ancora ben distanti dall'emergenza umanitaria che si creo' nel 1991 durate la prima Guerra del Golfo, quando circa 450 mila curdi iracheni scalarono montagne innevate per raggiungere la Turchia che aveva approntato solo 20 mila tende e cibo insufficiente. Quei disperati, assieme agli iracheni fuggiti dalla guerra Iran-Iraq del 1980-'88, hanno creato il piu' ingente gruppo di richiedenti asilo nella storia recente della Turchia.
