
BEIRUT – “Sono in buona salute” Vanessa Marzullo e Greta Ramelli. Le due italiane sarebbero state rapite in Siria il 31 luglio scorso da alcuni membri di un gruppo di ribelli che aveva il compito di proteggerle durante la loro permanenza nel Paese. E’ quanto scrive il quotidiano panarabo al Quds al Arabi, pubblicato a Londra, citando una fonte del gruppo di ribelli islamici Ahrar ash Sham, che ha annunciato la cattura di uno dei loro rapitori. Secondo la fonte, le due volontarie “forse potrebbero essere rilasciate nelle prossime ore”.
Nell’edizione cartacea del giornale del 20 agosto la fonte sostiene che il gruppo di ribelli islamici ha catturato uno dei rapitori di Vanessa e Greta, che avrebbe confessato che “stava trattando con le autorità italiane per raggiungere un accordo su un riscatto”. La fonte precisa che uno dei rapitori, “membro di una brigata dell’opposizione siriana” e dunque non dello Stato islamico (Isis), è stato catturato nei pressi di Sarmada, località a ridosso del confine con la Turchia nella regione di Idlib. La fonte citata dal quotidiano al Quds al Arabi è identificata come “un membro della sicurezza di Ahrar ash Sham”, operativa anche nella regione nord-occidentale di Idlib. Le due italiane sono scomparse il 31 luglio e l’ultima volta sono state avvistate a al Abizmo, località a 15 km est da Sarmada e 40 km ovest da Aleppo. “Le due ragazze erano sotto la protezione di una brigata dell’opposizione siriana e i rapitori erano due membri di quella stessa brigata che proteggeva le ragazze”, ha detto la fonte.
