Un sms che salverà tante vite: è quello che il ministero della Difesa Israeliano si sta preparando ad inviare per segnalare l’arrivo di missili da Iran, Siria, Libano o Gaza.
Il servizio entrerà in funzione da giugno. Il messaggino di testo raggiungerà i cellulare degli israeliani nelle lingue piàù parlate nel Paese: ebraico, arabo, inglese, russo e amarico.
Il minuto tra l’invio dell’sms e l’arrivo dei missili permetterà ai cittadini di raggiungere i rifugi antiatomici presenti in ogni abitazione.
A rendere possibile questa moderna sirena d’allarme è il un nuovo sistema centralizzato, con base in un bunker nel deserto del Negev, che, grazie a sensori molto sofisticati, riesce a calcolare con esattezza la traiettoria di un missile ea prevederne l’area di impatto.
Contemporaneamente all’sms, nell’area che verrà colpita dal missile un sos raggiungerà stazioni radio e tv, siti web, altoparlanti stradali e tabelloni luminosi.
Il dispositivo è stato messo a punto da una società di Tel Aviv e dall’Ericsson, e costerà 7 milioni di dollari.
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