ROMA – Una nuova costituzione, in vigore dal 1 luglio 2012, e libere elezioni subito dopo, entro il 20 agosto. Il futuro della Somalia, bloccata da tempo in una 'transizione' politica logorante e pericolosa per gli equilibri interni, e' scritto in una road map firmata oggi a Mogadiscio dai responsabili locali, sotto l'egida dell'Onu.
Hanno firmato il presidente somalo, Sharif Sheick Ahmed, i responsabili dell'autoproclamata regione autonoma del Puntland (nel nord-est) e la milizia filo-governativa Ahlu Sunna wal Jamaa. Nella capitale somala erano presenti anche esponenti di Nazioni Unite, Unione africana, Lega araba, e Igad (organizzazione che riunisce i governi del Corno d'Africa).
Dopo decine di fallimenti – nel difficile tentativo di ripristinare un governo centrale, in un paese lacerato da lotte violente fra clan tribali – l'impasse dura ormai da sette anni.
Oggi la popolazione si trova alle prese con una gravissima carestia, che ha colpito gia' sei regioni, e mette a rischio 750 mila persone. Ed e' tenuta in 'ostaggio' da un gruppo di radicali islamici, gli Al Shabaab, che tentano di dettare legge nelle zone finite sotto il loro controllo, come buona parte del sud del Paese e qualche distretto della capitale. La road map potrebbe rappresentare una via d'uscita: la Somalia potrebbe a questo punto andare alle elezioni entro un anno, votando per il parlamento federale, per il presidente il Capo di Stato e gli amministratori locali.
''Non c'e' dubbio che siamo in un un periodo di transizione che speriamo porti alla fine del periodo di crisi in corso in Somalia'', ha commentato il presidente Sharif Ahmed.
Esasperato da una guerra civile ventennale che esplose nel 1991, dopo la caduta del dittatore Mohammed Siad Barre – provocata da un intervento degli Stati Uniti d'America – il Paese e' rimasto preda di violenti scontri interni, in una situazione di impasse dal 2004, data del primo governo transitorio internazionale. Il percorso tracciato dalla road map dovrebbe partire l'anno prossimo: le attuali autorita' di transizione hanno infatti recentemente prorogato di un anno il loro mandato.
Proprio nel giorno in cui la road map apre un varco pero', gli Shabaab lanciano un ultimo editto: prescrivendo ai commercianti della capitale di esporre insegne in arabo, sostituendo tutte le indicazioni date finora in lingua inglese e somala. E' il tentativo di dettare legge nei distretti ancora sotto il loro controllo, dopo il recente ritiro dal cuore di Mogadiscio.
