Sondaggio a Israele: per l'88% è un Paese dove è bello vivere

TEL AVIV – Malgrado il grave isolamento internazionale e i molti pericoli incombenti lungo le frontiere, l'88 per cento degli israeliani affermano che il loro Paese ''e' un posto dove e' bello vivere''. Lo ha rilevato un sondaggio condotto dal quotidiano Yediot Ahronot in occasione del Capodanno ebraico, che inizia stasera.

Il 67 per cento hanno aggiunto di essere ''di buon umore'' e il 74 per cento hanno precisato di essere soddisfatti della propria situazione economica. Questi dati – rileva il giornale – non sono facilmente conciliabili con altre risposte al sondaggio, di tono allarmistico. Il 45 per cento degli intervistati temono che Israele, in quanto Stato ebraico, sia esposto a rischi esistenzali. Due terzi pensano inoltre che non si raggiungera' mai un accordo di pace con i palestinesi.

In concomitanza con il Capodanno, l'esercito israeliano ha chiuso i valichi di transito con la Cisgiordania fino alla notte del primo ottobre. Misure di sicurezza sono state predisposte anche ai margini della striscia di Gaza (da dove ieri sono stati sparati due razzi verso il Negev) e lungo il confine con l'Egitto, nel timore di attentati da parte di terroristi provenienti dal Sinai.

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