Siviglia rischia di perdere lo statuto di citta’ Patrimonio dell’Umanita’ per colpa di un grattacielo di 178 metri. L’edificio è in costruzione sull’Isola della Cartuja, che ospito’ 10 anni fa l’Esposizione Universale, scrive oggi il quotidiano El Pais.
Un comitato di esperti dell’Unesco ha visitato la capitale dell’Andalusia negli ultimi giorni ed ha constatato che nonostante una diffida inviata l’anno scorso alle autorita’ spagnole il progetto di costruzione della Torre Pelli va avanti indisturbato. L’Unesco nel 2009 aveva chiesto fra l’altro al governo spagnolo uno studio sull’impatto della realizzazione della Torre, finanziata dal gruppo bancario Cajasol, sul paesaggio architettonico del centro storico di Siviglia, che fra l’altro ospita la Cattedrale gotica piu’ grande del mondo, sulla quale spunta la celebre torre della Giralda, il grandioso Real Alcazar e il Palazzo dell’Archivio delle Indie.
Gli esperti del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti (Icomos) che hanno effettuato un sopralluogo a Siviglia e visitato il cantiere della Torre Pelli ”avevano una espressione che era un poema” dopo la visita scrive El Pais. Il Consiglio del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, che si riunisce a Brasilia dal 25 luglio, dovra’ affrontare la questione del grattacielo di Siviglia e potrebbe decidere di iscrivere la capitale andalusa nella lista del Patrimonio Mondiale in pericolo, primo passo prima dell’espulsione dalla Lista del Patrimonio dell’Umanita’.
”Non siamo molto ottimisti. I lavori non si sono fermati, non c’e’ stata alcuna modifica” ha detto dopo la visita al cantiere il segretario di Icomos Spagna Victor Fernandez Salinas.Finora l’Unesco ha deciso una sola espulsione dalla Lista del Patrimonio dell’ Umanita’, nel 2009 quella della Valle dell’Elba, a Dresda, a causa della costruzione di un ponte. ”Entrare nella Lista del Patrimonio in pericolo” ha avvertito il presidente di Icomos Jose’ Maria Garcia de Miguel ”sarebbe una tragedia per Siviglia e per la Spagna”.