(da ANSA) NEW YORK – Strage in un quartier generale della Marina degli Stati Uniti a Washington: il drammatico bilancio provvisorio è di almeno 13 morti compreso il killer e diversi feriti, di cui tre versano in condizioni critiche. Ad aprire il fuoco, con armi automatiche, è stato un uomo, poi ucciso, e infine identificato come Aaron Alexis, di 34 anni, originario di Fort Worth, in Texas.
Ma fonti ufficiali hanno riferito che forse non era solo e la polizia sta ora conducendo una vasta caccia all’uomo: ricerca attivamente un’altra persona, ”probabilmente” coinvolta. Le misure di allerta a Washington restano peròelevate, tanto che gli edifici del Senato a Capitol Hill sono stati chiusi in via precauzionale.
”La nostra più grande preoccupazione è che ci siano potenzialmente altre due persone armate che non abbiamo ancora localizzato”, ha detto il capo della polizia di Washington Dc, Cathy Lanier. Secondo la sua descrizione si tratta di un un bianco, di 30-40 anni, con indosso una sorta di uniforme di color kaki, e di un uomo di colore, sui 50 anni, con una uniforme verde.
E’ stato ”un atto di codardia, che ha colpito militari e civili qui, in casa nostra”, ha affermato il presidente Barack Obama, aggiornato costantemente sugli sviluppi della situazione. Parlando di ”diversi feriti e alcuni morti”, il presidente ha quindi garantito che ”sara’ fatta luce” su quanto accaduto.
Il sindaco di Washington, Vincent Gray, ha parlato dal canto suo di ”un incidente isolato”, affermando che al momento ”non risultano altre strutture coinvolte”, ma anche affermato che i motivi sono ancora sconosciuti. Sin dai primi momenti della sparatoria sul posto sono arrivati centinaia di agenti delle squadre speciali della polizia di Washington, dell’Fbi e della polizia militare, con artificieri, cani anti-esplosivo, mezzi blindati, elicotteri.
L’allarme è stato diffuso rapidamente e ha portato alla chiusura dell’aeroporto Reagan della capitale, per circa un’ora, e anche alla chiusura di almeno una decina di scuole della zona, che è stata in gran parte sbarrata al traffico. La Marina ha riferito che la sparatoria è iniziata alle 08:20 locali all’interno del Navy Yard, nell’edificio 197, che ospita il quartier generale del ‘Naval Sea Systems Command’.
Il Naval Yard è una struttura che alcuni esperti definiscono ”il cuore pulsante della Marina Usa”, che si occupa di progettare, costruire, acquistare e mantenere navi, sottomarini e sistemi di combattimento, e in cui lavorano oltre 3.000 persone. E’ il più grande dei cinque centri dello stesso tipo di cui dispone la Us Navy, ed ha un budget annuale di 30 miliardi di dollari, un quarto dell’intero budget della Marina.
Nel perimetro del complesso ci sono anche gli alloggi dell’ l’ammiraglio Jonathan Greenert, Capo delle Operazioni Navali, che è stato immediatamente evacuato e accolto al Pentagono. Secondo il racconto di un testimone, un uomo ha aperto il fuoco con una pistola e con un fucile d’assalto. Ha sparato dal quarto piano dell’edificio sulla gente che in quel momento affollava la sottostante caffetteria.
Altri due testimoni hanno riferito alla Cnn che, mentre fuggivano lungo un corridoio si sono trovati davanti un uomo armato che ha iniziato a sparare contro di loro, ”senza dire una parola”, e ha colpito il muro alle loro spalle. ”Era un uomo di colore, alto” ha detto uno dei due, precisando che era vestito di nero.
Un portavoce del Pentagono ha affermato che tutte le basi militari della regione hanno adottato misure per rafforzare la sicurezza, cosi’ come il Pentagono stesso. Nel suo breve commento, nell’ambito di una dichiarazione gia’ programmata, Obama ha precisato che ”non sappiamo ancora tutti i fatti”, ma ha comunque notato che ”purtroppo ci stiamo confrontando con un’altro assassinio di massa, qui, nella nostra capitale”.