COLOMBO – Gli abitanti di numerosi distretti dello Sri Lanka, soprattutto quelli delle minoranze Tamil e musulmane, hanno denunciato la presenza di strani personaggi, definiti 'diavoli unti', che attaccano di notte i villaggi, e terrorizzano la popolazione ed in particolare le donne.
Questa emergenza ha creato gravi incidenti fra gli abitanti da una parte, e le forze di polizia e dell'esercito dall'altra, che hanno operato negli ultimi giorni 102 arresti e che sono accusate di proteggere i malviventi. Un'accusa pero' che viene respinta dal governo del presidente Mahinda Rajapaksa.
Fino a quando i 'diavoli unti' hanno attaccato per 40 volte nel nord, una volta terreno di scontro delle Tigri Tamil, la questione ha avuto poca rilevanza, ma tutto e' cambiato quando alcune donne sono state assassinate anche nei distretti meridionali abitati dalla maggioranza di etnia cingalese.
E' comunque nella citta' settentrionale di Jaffna che lunedi' si sono avuti duri scontri fra la popolazione e elementi di esercito e polizia con 27 feriti civili curati nell'ospedale della citta'. A Puttalam (costa nord-occidentale dell'isola), sempre lunedi', i manifestanti hanno ucciso un agente.
La stampa cingalese riferisce che in molte localita' la popolazione, convinta che gli uomini in divisa siano complici di questi 'diavoli unti', hanno creato delle squadre di vigilantes che catturano i sospetti e che, sostengono, ''vengono pero' rimessi in liberta' se consegnati alle forze dell'ordine''.
Ma il Sottosegretario alla Difesa Gotabaya Rakjapaksa ha pronunciato un duro avvertimento sostenendo che ''il circondare accampamenti militari e l'attaccare le forze nazionali sono atti terroristici. Le nostre forze sono perfettamente in grado di affrontare qualunque minaccia dopo aver affrontato una trentennale guerra contro il terrorismo''.