Austin non ha più bisogno di nascondere la propria omosessualità. A soli 13 anni il ragazzino dell’Oklahoma ha avuto il coraggio di raccontare la sua storia di “coming out” prima agli amici ed ora anche al New York Times.
Austin dice che a scuola lo ha detto subito ai suoi amici più stretti, che gli sono stati di supporto. Alcune sue amiche hanno anche aggiunto di essere bisessuali, come per non volerlo lasciare solo. Il ragazzo non aveva previsto di dirlo subito alla madre, ma lei lo ha saputo subito: «lo avevo detto a mio cugino ed è tramite lui che lo ha saputo».
Austin racconta: «L’unica persona che ha un problema con questa storia è mia sorella maggiore, che continua a dire: “È solo una fase! È solo una fase!”» e risponde in questo modo a chi dice che potrebbe essere solo bisessuale: «Non devo avere rapporti sessuali con una ragazza per sapere che non mi interessa».
«Ho sicuramente perso un po’ di amici» confessa Austin al New York Times «ma nessuno mi ha preso in giro probabilmente perché ero uno dei ragazzi più popolari nella mia scuola. Non credo sarebbe stato così facile se non fossi stato popolare. Quando ho capito che ero gay – aggiunge – ho pensato che lo dovevo nascondere rimanendo infelice per il resto della mia vita. Ma poi mi sono detto “non voglio nascondermi e rimanere infelice tutta la mia vita”».