Durante l’ultimo summit dell’Intelligence americana sulle strategie di guerra, mercoledì scorso, l’azienda di armamenti statunitense Raytheon, uno dei fornitori dell’esercito Usa, ha annunciato di stare lavorando a un’applicazione per iPhone capace di individuare la posizione di amici e nemici su mappe trasmesse e aggiornate in tempo reale, grazie al collegamento con i satelliti militari, e di fornire un canale di comunicazione sicuro.
Il software, chiamato “One Force Tracker”, potrebbe tornare molto utile alle squadre di primo soccorso della polizia, dei vigili del fuoco e delle ambulanze, ma nascerà principalmente per scopi militari. E, di certo, non sarà messo in vendita al pubblico.
I dubbi sul mantenimento degli standard militari di sicurezza e affidabilità sono, però, ancora molti. I principali, per ora, riguardano la batteria non intercambiabile dell’iPhone, che si scaricherebbe troppo in fretta, l’impossibilità del multitasking e, soprattutto, il pericolo di hacking.
Non si sa ancora se Raytheon riuscirà a risolverli, ma date le altissime probabilità di successo, comincia a prospettarsi un’era in cui anche la bianca mela di Cupertino finirà in trincea.
