Strage dell’11 settembre: in rete gli sms di chi stava vivendo la tragedia, è polemica

“Per favore non abbandonate l’edificio. Una delle torri è appena crollata. Per favore, per favore, fate attenzione” e ancora “sto bene. Ho visto tutto. Ero sul tetto a guardare la prima esplosione quando ho visto il secondo aereo schiantarsi nella seconda torre. Letteralmente incredibile. Ero dentro quando sono crollate. Sono ancora in casa. Non so dove andare…Questa è la fine del mondo…”.

Sono solo 2 dei messaggi messi in rete sul sito americano Wikileaks, specializzato nel pubblicare documenti riservati, che sta mettendo sul web in tempo reale la cronaca della giornata dell’11 settembre 2001 attraverso oltre mezzo milione di messaggi mandati a attraverso telefonini, cercapersone, email.

Messaggi drammatici, di chi in quel momento stava vivendo la tragedia, messaggi che colpiscono, ma anche messaggi discussi perché la loro messa in rete violerebbe la privacy.

“Si tratta di importanti dati storici su come il paese ha reagito alla tragedia. Di una finestra aperta e obiettiva su quello che è accaduto allora”, ha precisato Julian Assange portavoce di WikiLeaks. “L’archivio è un dato completamente obiettivo di un momento decisivo del nostro tempo – si legge nella presentazione dell’iniziativa – ci auguriamo che questa rivelazione porterà a una comprensione più attenta dell’evento e delle sue tragiche conseguenze.”

A questo punto, sui blog di molti giornali Usa, Huffington Post su tutti, i lettori porgono la seguente domanda: “Chi, e soprattutto perchè, stava intercettando in quel momento i messaggi delle persone presenti nelle due torri?”.

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Alessandro Avico