Striscia di Gaza, nuovo bilancio delle vittime dei raid israeliani: 65 morti e 400 feriti (foto Ansa)
Striscia di Gaza, nuovo bilancio delle vittime dei raid israeliani: 65 morti e 400 feriti. Il ministero della sanità a Gaza ha diffuso un nuovo bilancio delle vittime dei raid israeliani: i morti sono 65 e i feriti circa 400. Lo riferisce l’agenzia palestinese Maan.
Non si accenna a placarsi il conflitto fra Israele e Hamas. Un bambino di sei anni è stato ucciso a Sderot, in Israele, colpito da uno dei razzi lanciati dalla Striscia di Gaza. Lo riferiscono i soccorritori citati dalla France Presse.
Nel pomeriggio una salva di razzi sparati da Gaza si è abbattuta nel sud di Israele, in particolare nella zona di Ashkelon, come riferiscono i media locali.
Hamas ha affermato di aver lanciato 130 razzi dopo la demolizione del palazzo a-Shuruk e l’uccisione di alcuni suoi dirigenti militari.
Poco prima, infatt, l’aviazione israeliana aveva distrutto il palazzo di 10 piani al-Shuruk, situato nel pieno centro di Gaza City, dove hanno sede fra l’altro le redazioni di alcuni media. L’esercito ha spiegato che nell’edificio c’erano uffici dell’intelligence militare edi Hamas e per le sue comunicazioni.
Con l’escalation del conflitto, il Comando interno dell’esercito israeliano ha deciso la chiusura delle scuole per l’intera settimana, nel centro e nel sud del Paese: resteranno a casa un milione circa di alunni e in quelle zone le attività commerciali potranno restare aperte solo se hanno pronto accesso ai rifugi.
Secondo le disposizioni militari, gli assembramenti di persone nelle zone indicate non possono superare le 10 persone all’esterno e 100 all’interno.
È stato anche preso un provvedimento senza precedenti in territorio israeliano: la polizia ha annunciato alla popolazione di Lod (a est di Tel Aviv) che stanotte imporrà un coprifuoco totale dalle ore 20 (le 19 in Italia) alle 4 di domani.
Questa misura giunge dopo una notte di estese violenze in cui abitanti ebrei sono stati aggrediti da gruppi di arabi, che hanno fra l’altro incendiato e devastato edifici pubblici fra cui una sinagoga. Questi incidenti sono stati qualificati ‘un pogrom’ dal capo di Stato Reuven Rivlin.
Per quanto riguarda il drammatico conteggio delle vittime, l’ultimo bilancio del ministero della sanità di Hamas parla di 65 palestinesi uccisi a Gaza nei ripetuti attacchi israeliani, compresi 14 fra bambini e minori, e tre donne, oltre a più di 400 feriti.
Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, un ragazzo di 16 anni, Rashid Abu Arreh, è stato colpito a morte da soldati israeliani oggi durante incidenti avvenuti a Tubas (Cisgiordania).
Secondo la Wafa il ragazzo si è trovato coinvolto in scontri quando la popolazione ha cercato di impedire all’esercito di arrestare esponenti locali ricercati. In precedenza un altro palestinese era stato ucciso oggi da soldati – secondo la stampa palestinese – durante incidenti analoghi ad al-Fawar, presso Hebron.
L’esercito israeliano non ha ancora commentato l’episodio, ma assieme al servizio di sicurezza interno ha reso noto che alti comandanti di Hamas sono stati “simultaneamente eliminati a Gaza e Khan Yunis”, nel nord della Striscia di Gaza, al termine di una “operazione complessa e prima nel suo genere”.
“I comandanti – hanno spiegato – sono uomini chiave dello ‘Staff generale’ di Hamas e considerati vicini al capo dell’ala militare dell’organizzazione Mohammed Deif”.
È morto in ospedale uno degli israeliani feriti da un missile anticarro sparato da Gaza su una vettura in territorio di Israele, secondo quanto riferisce il Pronto soccorso citato dai media, che parlano anche di altri 3 feriti, di cui 2 in gravi condizioni.
Hamas ha rivendicato l’attacco ed ha cercato, secondo la tv, di impedire con colpi di mortaio l’arrivo dei soccorsi israeliani. Ad ora le vittime in Israele sono 6. Fra questi anche un uomo e una ragazza morti oggi nella città israeliana di Lod mentre erano in un’auto colpita da un razzo sparato dalla Striscia di Gaza, come ha reso noto la polizia israeliana. E nel corso di uno degli attacchi di razzi da Gaza su Israele una donna è morta di infarto.
Sono 1.050 i razzi e colpi di mortaio lanciati dalla Striscia contro Israele, ha detto il portavoce militare spiegando che l’85% è stato intercettato mentre circa 200 sono esplosi all’interno della Striscia.
In risposta l’esercito ha compiuto oltre 500 attacchi contro obiettivi terroristici di Hamas e Jihad nella Striscia. E nuovi disordini si sono verificati stamani nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, nel corso delle preghiere del mattino, secondo quanto riferito dalla televisione pubblica israeliana: 7 palestinesi sono stati arrestati dalla polizia dopo un fitta sassaiola contro gli agenti. Questi incidenti si sono verificati alla vigilia dell’Id el-Fitr, la festa che conclude il digiuno del Ramadan.
In Cisgiordania intanto l’esercito israeliano sta arrestando nelle ultime ore dirigenti locali di Hamas. Retate sono avvenute, secondo i media, a Jenin e a Tubas nel tentativo israeliano di impedire che le violenze palestinesi si estendano anche alla Cisgiordania. A Jenin e a Tubas le operazioni dell’esercito sono state accolte dall’opposizione della popolazione locale. Ci sono feriti.
Il movimento islamista Hamas, al potere a Gaza, ha annunciato oggi il lancio di 210 razzi sul territorio israeliano in risposta agli attacchi su un edificio al centro dell’enclave palestinese. La Jihad islamica, il secondo più grande gruppo armato palestinese nella Striscia di Gaza, ha dichiarato averne lanciati 100 dall’enclave palestinese nel territorio israeliano.
In una terza salva di razzi sparati da Gaza nelle ultime ore verso ampie zone nel centro di Israele, Hamas ha cercato di colpire fra l’altro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Lo riferisce Haaretz.
I combattimenti fra Israele e Hamas hanno elevato la tensione anche in Cisgiordania. Secondo la agenzia di stampa ufficiale Wafa, nel campo profughi al-Fawar (Hebron) ci sono stati scontri fra gli abitanti e reparti dell’esercito. Ed un giovane (Hussein al-Titi) è rimasto ucciso.
La spirale di violenza tra Israele e gli islamisti di Hamas che controllano Gaza si sta “intensificando verso una guerra su vasta scala”. Lo riferisce l’inviato delle Nazioni Unite per la pace in Medio Oriente Tor Wennesland, lanciando un appello: “Fermate immediatamente il fuoco”.