Striscia di Gaza: zoo non si può permettere le zebre così dipinge gli asini

È una zona difficile in cui vivere, tra guerre e continue sofferenze, quella della Striscia di Gaza, una zona dove residenti, commercianti e gestori del luogo si adeguano come possono alla mancanza di fondi economici. Ecco quindi che uno zoo locale, non potendosi permettere i fondi per comprare delle vere zebre, ha avuto un’idea “geniale”: dipingere con strisce bianconere alcuni somari.

Il colpo di genio è opera di Nidal Barghouthi, figlio del proprietario del Marah Land Zoo costretto a fare i conti con un conflitto che lo scorso gennaio ha decimato gli animali. Non solo. Con un embargo che gli impedisce di importare nella Striscia di Gaza nuovi animali, per far passare attraverso i tunnel una sola zebra gli avevano chiesto 40.000 dollari.

Barghouthi a colpi di rasoio ha prima depilato i due asini e poi li ha dipinte a strisce bianconere. «Volevamo solo portare allegria e gioia ai bambini che sono venuti a visitare lo zoo durante la festa dell Eid al-Fitr» che segna la fine del Ramadan, ha spiegato il ragazzo.

La notizia delle zebre contraffatte è arrivata però alle orecchie del sindaco di Ramat Gan, cittadina nei dintorni di Tel Aviv, in Israele, che ha invitato i responsabili del locale parco Safariad un gesto di solidarietà animalesca, chiedendo loro di inviare al più presto al piccolo zoo di Gaza due zebre autentiche.

Published by
Alessandro Avico