SYDNEY – Si chiama Man Maron Monis, ha 50 anni ed è di origini iraniane l’uomo che lunedì mattina, 15 dicembre, è entrato in una cioccolateria Lindt del centro di Sydney, in Australia, e ha preso una cinquantina di ostaggi al grido di “in nome di Allah”.
L’uomo era già noto alle forze di sicurezza per aver scritto lettere minacciose alle famiglie dei soldati australiani uccisi” in Afghanistan. Emigrato da tempo in Australia e autoproclamatosi guida spirituale, nel 2013 era stato indagato per l’omicidio della moglie e lo scorso marzo era stato arrestato per un’aggressione sessuale nei confronti di una donna attirata con un annuncio su un quotidiano.