Il terremoto e il successivo tsunami che hanno investito l’arcipelago delle Samoa americane hanno causato, secondo quanto riferiscono le radio locali, quattordici morti. I feriti, secondo la Bbc, sarebbero almeno cinquanta.
Lo ha riferito la portavoce dell’U.S. National Park Service dell’Oakland, Holly Bundock, che ha citato il responsabile del parco nazionale delle Samoa americane, Mike Reynolds.
Le autorità delle Samoa occidentali hanno fatto appello alla popolazione di lasciare le coste e recarsi nelle zone più alte.
Il Pacific Tsunami Warning Center ha diramato l’allarme tsunami esteso alla Nuova Zelanda, alle isole Samoa, Cook, Fiji, oltre a numerosi altri centri del Pacifico interessati dal sisma.
L’eventuale impatto sulle coste delle Hawaii e alle isole Marshall dove è scattato l’allarme è atteso entro le prossime ore. Per precauzione alle Hawaii sono state chiuse alcune spiagge.
A Pago Pago, nelle Samoa americane, Fili Sagapolutele che lavora al Samoa News, ha detto che l’oceano è avanzato per cinquanta metri sulla terraferma prima di ritirarsi, lasciando alcune auto impantanate nel fango.
L’arcipelago americano delle Samoa si trova a circa 4 mila chilometri dalle Hawaii. Ha una superficie poco più vasta del Distretto di Columbia, con una popolazione di circa 65 mila abitanti, 11 mila dei quali abitano a Pago Pago
