TOKYO – La ricetta della calma dei giapponesi, anche di fronte a una tragedia come un terremoto e un’onda devastante è fatta di disciplina, di organizzazione e di controllo.
Nel Sol Levante tutti gli anni, il primo settembre, fanno un’esercitazione-simulazione che coinvolge tutto il Paese per capire e imparare come comportarsi in caso di disastro e di terremoto.
Come spiega il professore Paolo Calvetti, che insegna Lingua e Linguistica Giapponese all’Università Ca’ Foscari di Venezia “i giapponesi sono un popolo abituato a convivere con i terremoti…Fin dalle elementari imparano un protocollo di azione per gestire le emergenze”.
Ma c’è anche un altro fattore più culturale che va ricercato, spiega Calvetti, nel rapporto che hanno in Giappone con la religione: “Mentre le culture occidentali sono dicotomiche: l’uomo da una parte e la divinità dall’altra, nelle culture orientali manca questa lotta. Lo scintoismo insegna che uomo e natura sono la stessa cosa”.