Terremoto Nepal: oltre 2000 morti. Dispersi due italiani: Daniel e Elia Lituani

ROMA – Il bilancio che viene aggiornato continuamente così come continuamente la terra continua a tremare.  E’ di almeno 2000 morti e di oltre 4.7oo feriti l’ultimo bilancio del devastante terremoto di magnitudo 7.9 che ha colpito sabato mattina il Nepal.  Numerossismi anche i dispersi. Tra loro anche due ragazzi fiorentini, Daniel e Elia Lituani, 25 e 22 anni, nel Paese da due settimane.  I due fratelli vivono a Firenze. L’ultimo contatto con i genitori risale a pochi giorni fa, con una mail inviata da Pokhara

Intanto, mentre il Paese cerca di organizzarsi per prestare i primi soccorsi ai migliaia di feriti e alla decina di migliaia di sfollati le scosse proseguono senza sosta.  Secondo i rilevamenti dello United States geological survey (Usgs), una scossa di magnitudo preliminare 5.6 è stata registrata alle 5:01 ora locale (l’1:16 in Italia) con ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro 45 km a ovest-nordovest di Kathmandu. Si tratta della terza replica più forte (6.6 e 5.7 le altre). Ma è nella mattinata di domenica che è arrivata una nuova scossa violentissima, di magnitudo 6.7, che ha terrorizzato la popolazione. Racconta la corrispondente dell’Ansa di una fuga di massa dagli hotel, con la gente che non riusciva a correre e sembrava “dondolare” sui pavimenti.

Daniel ed Elia. I due fratelli fiorentini, Daniel ed Elia, sono partiti per il Nepal due settimane fa, “erano con una amica tedesca”, spiega la madre Dafi Krief.    “Nell’ultima mail che ho ricevuto erano in una fattoria a Pokhara: da un internet caffè mi hanno scritto perché non hanno cellulare”, spiega la donna che da ieri attende notizie dal Nepal. Con il marito, Marco Lituani, vive a Firenze, dove anche i ragazzi sono nati e cresciuti. Daniel ed Elia avevano deciso di fare un’esperienza di trekking, “e per questo avevano comprato una tenda prima di partire”. “Aspettiamo notizie” conclude con un filo di voce la donna che da ieri è in contatto con la Farnesina.

Un manager di Google tra le vittime.  C’è anche un manager di Google fra le vittime del terremoto in Nepal. Si tratta di Dan Fredinburg, responsabile della privacy di Google X e co-fondatore di Google Adventure, una squadra interna a Google che ha trasformato in ‘estremo’ Street View, portandola in posti esotici come il Monte Everest. A confermare la sua morte la sorella, Megan, e Google.

Morto anche regista Usa.  C’e’ anche un regista Usa tra le vittime travolte dalla valanga sull’Everest provocata dal forte sisma che ha colpito il Nepal. Tom Taplin, 61 anni, stava girando un documentario proprio sull’Everest quando la valanga ha colpito il campo base, riferisce la Nbc News. Non appena ha sentito della notizia del devastante sisma, la moglie del regista, Cory freyer, dalla sua casa di Santa Monica, in California, gli ha inviato un messaggio sul cellulare. Ma poco dopo è giunta la telefonata della guida alpina che lo seguiva e che lo ha informato della morte del marito. “Siamo sotto shock. Io e tutti i suoi amici, e ne aveva tanti”, ha raccontato la donna a Nbc News. Taplin era regista e fotografo e appassionato alpinista che scrisse anche un libro sulla sua esperienza nello scalare la montagna più alta del Sud America, Aconcagua, agli inizi degli anni ’90.

300 italiani contattati. Tutti incolumi.  L’Unità di crisi della Farnesina prosegue il lavoro di verifica sulla presenza dei connazionali in Nepal. Finora,sono stati rintracciati oltre 300 italiani, che risultano incolumi. La loro presenza in Nepal è stata accertata anche grazie alla collaborazione delle autorità italiane in India.

Tre marchigiani salvi per miracolo dopo frana. Anche tre marchigiani sono scampati per miracolo alla scossa che ieri ha devastato il Nepal. Secondo quanto riportano i quotidiani locali, sono l’avvocato anconetano Francesco Tardella, specializzato in diritto fallimentare ed ex presidente del Rotary Ancona-Conero, e due turiste senigalliesi, Claudia Greganti e Tiziana Cimarelli. I tre si trovavano a bordo di una jeep con l’autista e una guida turistica quando, all’improvviso, sono stati travolti da una frana. A parte lo choc e qualche escoriazione, stanno tutti bene. Erano diretti da Kathmandu a Chitwan, dove si trova un parco nazionale. I tre sono poi riusciti a mettersi in contatto con i familiari per rassicurarli. Al momento non si sa quando rientreranno in Italia.

Prosegue l’emergenza anche sull’Everest dove proprio a causa della prima scossa si è staccata una valanga. Sono ore di angoscia per la sorte di tre alpinisti italiani bloccati sull’Everest e Dhaulagiri dopo il devastante terremoto in Nepal che ha causato oltre 1.000 morti. Sono Marco Zaffaroni, Roberto Boscato e Marco Confortola, sopravvissuto a un tragico incidente sul K2 nel 2008. “Adesso il vero obiettivo è capire come scendere da qui e non più salire”, ha scritto su Facebook Confortola. “Vi preghiamo di non contattarci perché la batteria del satellitare potrebbe essere di importanza vitale”, è stato il messaggio di Zaffaroni.

Foto Lapresse

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Emiliano Condò