In tre sono stati arrestati dalla polizia pakistana perché sospettati di avere collaborato al fallito attentato a Times Square, a New York.
Le manette sono scattate dopo un altro arresto, quello a New York di un uomo con doppia nazionalista americana e pachistana. Gli uomini fermati, ha spiegato un responsabile di alto livello della polizia pachistana, Bani Amin, hanno ”provati legami” con Faisal Shahzad, il 30enne reo confesso del tentato attentato nel cuore di New York il primo maggio scorso.
I tre avrebbero ”versato denaro” all’attentatore e lo avrebbero aiutato ad avere contatti con elementi terroristi lungo il confine con l’Afghanistan. ”Sono stati arrestati due settimane fa a Islamabad, ora li stiamo interrogando”, ha precisato Amin. Il Dipartimento di Stato americano ha commentato la notizia esprimendo la propria ”soddisfazione” per questi arresti.
”Da tempo collaboriamo su questo caso. C’è un inchiesta in corso – ha detto il portavoce Philip Crowley – ma siamo molto soddisfatti che le autorita’ pakistane abbiano fatti questi fermi. Ovviamente la sorte di questi uomini dipende dal sistema giudiziario pakistano”. Secondo l’accusa i tre avrebbero offerto aiuto a Shahzad, un americano di origine pachistana, che aveva parcheggiato la sera del primo maggio la sua vettura nella centralissima e affollata Times Square dopo averla caricata di esplosivo. Un venditore ambulante notò del fumo provenire dalla vettura e avvertì la polizia. Il terrorista venne arrestato alcuni giorni dopo a bordo di un aereo che stava per lasciare New York alla volta del Medio Oriente.
