Terrorismo. Ue: “La minaccia di attentati in Europa è reale”

La minaccia di attentati in Europa ”è  reale”. Lo ha detto in un’intervista a Euronews il coordinatore della lotta al terrorismo della Ue, Gilles de Kerchove. ”Siamo di fronte alla volonta’ del nucleo centrale di Al Qaida di realizzare un attacco forte – spiega de Kerchove nell’intervista – perche’ e’ sotto la pressione della coalizione in Afghanistan, e quindi cerca una specie di beneficio d’immagine, tentando di compiere un’azione di grande ampiezza”.

Il coordinatore della lotta al terrorismo della Ue ha quindi sottolineato come ”la principale preoccupazione è quella dei movimenti di jihadisti che vengono dall’Europa o dagli Stati Uniti, persone che sono nate qui da noi o che hanno il passaporto di uno degli Stati membri, che quindi possono piu’ facilmente passare i controlli della polizia e dei servizi segreti”.

”Vanno nelle zone della jihad – spiega de Kerchove – che siano l’Afghanistan, il Pakistan, la Somalia o lo Yemen o nel Sahel. E siccome questi terroristi viaggiano e possono facilmente spostarsi da un Paese all’altro, la minaccia si trasforma, ed e’ molto piu’ diffusa e complessa”.

”Quindi – prosegue de Kerchove – bisogna affinare le tecniche per la raccolta di informazioni. Abbiamo raggiunto un accordo con gli Stati Uniti su un sistema di tracciabilità delle transazioni finanziarie e ora ci chiediamo se l’Europa non debba dotarsi di un sistema europeo per la raccolta di dati sui passeggeri. Questo solleva questioni legate alla vita privata e il Parlamento europeo se ne preoccupa molto. Ma io – conclude il coordinatore dell’antiterrorismo della Ue – come tanti responsabili nazionali credo che questa nuova forma di minaccia richieda nuovi strumenti e che il PNR, la banca dati dei passeggeri, sia uno degli strumenti di cui dovremmo dotarci per cercare di seguire i movimenti dei jihadisti”. Parlando di Ebs, il servizio d’informazione televisiva via satellite della Ue, de Kerchove ha sottolineato in particolare che Al Qaida ”sappiamo ha sempre l’intenzione di commettere attentati di grande portata”.

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