Aria di stretta, negli Stati Uniti, per tutto quello che riguarda le comunicazioni via computer. L’amministrazione Obama, sta infatti pensando ad una serie di norme che renda possibile intercettare quelle comunicazioni oggi criptate. Nel mirino, in particolare, c’è tutto quel flusso di informazione che viaggia attraverso BlackBerry, Skype e Facebook. Si tratta di informazioni criptate che non passano per server centrali e quindi non sono intercettabili senza la collaborazione delle società che gestiscono i servizi.
Per l’amministrazione Usa la questione è semplice: sempre meno terroristi usano il telefono e mezzi di comunicazione “convenzionali”. Intercettarli, quindi, è una chimera a meno di non estendere i controlli anche a quegli ambiti che al momento ne sono esclusi. Da qui l’esigenza, attraverso un “mandato” specifico, di poter accedere e decrittare anche questo tipo di comunicazioni.
La questione divide visto che in ballo c’è la privacy. James Dempsey, vice presidente del Centro per la Democrazia e la Tecnologia, parla di un progetto di legge dalle “implicazioni enormi”. Per Dempsey si tratta di far tornare indietro internet e servirsene allo stesso modo in cui ci si serviva dei telefoni.
Critiche, queste, respinte al mittente da chi la legge la vuole, come il consigliere generale della Fbi Valerie E. Caproni secondo cui “non si tratta in alcun modo di estendere l’autorità di controllo”. Nessuna invasione della privacy, quindi, ma semplicemente, una volta ottenuto un mandato, “avere la possibilità di controllare come si è sempre fatto”.
Da anni la Fbi è alle prese col problema dell’intercettabilità delle nuove tecnologie, un tema che la BlackBerry sta già affrontando in Paesi come India e Dubai, dove la questione ha creato conflitti seri tra l’azienda e le autorità locali. Gli esempi non mancano: qualche mese fa un’indagine su un cartello internazionale di spacciatori è stata ostacolata dall’impossibilità di risalire alle comunicazioni. Situazione analoga per Faisal Shahzad, il terrorista di Times Square, che è riuscito a non destare nessun sospetto prima del fallito attentato grazie all’utilizzo di tecnologie non intercettabili.