Thailandia: attentati alla vigilia del voto, 2 morti

BANGKOK – Alla vigilia delle elezioni legislative, ieri, due persone sono morte e almeno 13 sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore in un'escalation di attacchi nell'estremo sud della Thailandia, dove da sette anni è in corso una guerriglia separatista della minoranza musulmana costata oltre 4.500 morti.

Le vittime si riferiscono a tre diverse esplosioni di ordigni piazzati al margine della strada, tra cui lo spettacolare scoppio – ripreso da un fotografo – di un'autobomba mentre un artificiere era impegnato a controllare il veicolo sospetto: l'uomo è rimasto gravemente ferito. Una tattica comune dei ribelli è quella di collocare due ordigni a breve distanza, facendo esplodere il secondo una volta che le forze di sicurezza sono arrivate sul posto richiamate dal primo scoppio.

Le tre province di Yala, Pattani e Narathiwat – parte di un sultanato annesso all'allora Siam a inizio Novecento, costituiscono da allora un'enclave di etnia Malay e religione islamica in una Thailandia al 97 per cento buddista. Nonostante una massiccia presenza militare nella regione, le forze armate thailandesi non riescono a venire a capo di una guerriglia senza nome né leader riconosciuti, ma che colpisce con regolarità militari, buddisti e musulmani considerati collaboratori delle autorità.

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luiss_vcontursi