A violenza rientrata, Bangkok conta i danni. Ma l’emergenza in cui la capitale thailandese รจ precipitata nell’ultima settimana non รจ ancora terminata: mentre altri leader delle ‘camicie rosse’ si sono consegnati alla polizia, le aree off-limits da giorni rimangono nelle stesse condizioni, con la presenza di gruppi sparsi di manifestanti. Impegnato nel laborioso sgombero dell’ex accampamento e ancora in controllo delle posizioni esterne ad esso, l’esercito ha inoltre esteso il coprifuoco ad altre tre notti, a Bangkok e in 23 province.
Dopo una nottata calma, gli abitanti della capitale hanno potuto vedere gli effetti dell’anarchia di ieri. L’enorme centro commerciale Central World, adiacente al palco dei ‘rossi’ durante la protesta, รจ ora una carcassa crollata nella parte centrale. Altri due centri minori e rivolti a una clientela piรน popolare – il Centre One e il Big C Ratchadamri – sono anche distrutti. Il cinema Siam Theatre รจ devastato, mentre il palazzo della Borsa ha riportato danni solo al piano terra. Le zone dove nei giorni scorsi si sono verificati i peggiori scontri presentano colpi d’occhio apocalittici, con l’asfalto annerito e bancomat, cabine telefoniche, piccoli esercizi commerciali distrutti: in tutto sono una quarantina i roghi appiccati.
Anche durante il giorno, gli spostamenti nella capitale continuano a essere problematici: un’area del centro ampia dieci chilometri quadrati รจ in sostanza intransitabile, e le metropolitane continueranno a essere sospese domani. Dalle 21 alle 5, inoltre, fino a domenica sarร attivo il coprifuoco, con una forte presenza di militari e polizia nelle strade. Oggi si sono segnalati sporadici episodi di vandalismo – come l’incendio a una piccola filiale di una banca a Din Daeng – a riprova di una situazione non ancora completamente sotto controllo. Il bilancio finale delle vittime dall’inizio della protesta รฉ salito a 82 morti e circa 1.800 feriti (14 e 91 solo ieri, tra cui il fotografo italiano Fabio Polenghi): gli ultimi cadaveri sono stati scoperti in mattinata nel tempio Wat Pathumwanaram, dove un migliaio di manifestanti erano ostaggio di alcuni irriducibili asseragliati e impegnati in sparatorie con l’esercito, che hanno causato anche il ferimento dell’inviato dell’Independent.
Il movimento fedele all’ex premier Thaksin Shinawatra vede tutti i suoi maggiori leader nelle mani della polizia, dopo la consegna di altri due leader oggi. Veera Musikhapong, il “moderato” del gruppo, ha esortato i suoi sostenitori alla calma: “La democrazia non si puรฒ costruire sulla vendetta e il rancore”, ha detto. Ma considerando che violenze ieri si sono estese anche nelle roccaforti dei ‘rossi’ nel nord-est, รจ evidente che il rancore dei filo-Thaksin รจ diffuso. Nel ‘day after’, non รจ ancora chiaro quali saranno gli strascichi degli eventi degli ultimi due mesi. La sensazione condivisa da molti osservatori รจ che abbiano perso tutti.
In attesa degli sviluppi politici – tra cui la scelta o meno di andare a elezioni anticipate, che dieci giorni fa sembravano altamente probabili – l’incognita principale รจ l’opinione dei moderati, magari attratti dai ‘rossi’ ma spaventati dalle violenze. A Bangkok, intanto, รจ evidente la rabbia dei residenti di classe medio-alta, che dalla distruzione della cittร vedono confermate le loro impressioni sulla violenza insita nel movimento di estrazione in prevalenza rurale.
