SHANGHAI, 11 FEB – La Cina continua ad affermare, quasi 17 anni dopo la sua sparizione forzata, che Gedhun Choekyi Nyima, l'11mo Panchen Lama del Tibet, non e' agli arresti domiciliari. Le autorita' cinesi hanno riferito che il ragazzo sta ''ricevendo una buona educazione e che la sua famiglia e' contenta della vita che ha adesso''.
Lo rende noto un rapporto del gruppo di lavoro dell'ONU sulle sparizioni forzate o involontarie (WGEID) sottoposto alla 19ma sessione del Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu.
Il Panchen Lama non e' stato visto da quando, a sei anni, e' stato prelevato dalla sua abitazione nel maggio 1995 insieme alla sua famiglia, e nessuno degli appelli della comunita' internazionale per avere informazioni sulla sua sorte e' stato mai soddisfatto. Per Amnesty International Gedhun Choekyi Nyima, questo il nome del Panchen Lama, e' il piu' giovane prigioniero politico al mondo. Al suo posto, Pechino ne ha istallato uno vicino al suo governo.
Il gruppo di lavoro WGEID aveva nei mesi scorsi manifestato preoccupazione per le sparizioni di 54 tibetani che sono stati arrestati a seguito delle proteste a Kardze, nella regione del Tibet orientale, nel giugno e luglio del 2011, come pure per le sparizioni dei ''circa 300 monaci'' dal monastero di Kirti a Ngaba la notte del 21 aprile 2011, che ''sarebbero stati arrestati e portati verso destinazioni sconosciute in dieci camion militari dagli agenti della polizia''.