SHANGHAI – Nuova dotazione per la polizia e l’esercito cinese che in queste ore stanno mettendo sotto stretto controllo la capitale del Tibet Lhasa. Alcuni agenti delle ronde che stanno pattugliando la citta’, infatti, girano con un estintore sulle spalle per essere pronti ad estinguere le fiamme che avviluppano coloro che si immolano. Dopo che domenica due tibetani si sono immolate, le prime, a Lhasa, sempre piu’ agenti girano per la capitale con gli estintori.
La citta’, da quello che raccontano fonti di Organizzazioni che si battono per i diritti dei tibetani, e’ sotto totale assedio della polizia che opera continui arresti, oltre 600 fino ad ora. Gli agenti stanno anche respingendo tutti i pellegrini che arrivano a Lhasa in questi giorni per il mese di Saka Dawa, che normalmente vede numerosi pellegrini nella capitale tibetana. Gli agenti stanno anche cacciando dalla citta’ tutti i non residenti. Le strade sono pattugliate dagli agenti e sono pochi i tibetani che vi camminano.
Intanto si sono svolti i funerali di Rikyo, la donna che l’altro ieri si e’ immolata nella Cina occidentale. Oltre 5000 persone hanno partecipato al suo funerale all’esterno del monastero di Zamthang, dove si era data fuoco ed era morta.
Il suo corpo era stato richiesto dalle autorita’ cinesi, ma i monaci si sono rifiutati di darlo. La pira sulal quale e’ stato adagiato il corpo di Rikyo, e’ stata accesa dal figlio, maggiore dei tre, di dieci anni. Rikyo e’ la trentottesima persona che si immola in tibet dal 2009, la quinta donna (tra le quali due monache), la seconda madre di famiglia.
