Tornado in Oklahoma “arma climatica del governo Usa”. Haarp e “False Flag”

ROMA – 24 morti (dei quali nove bambini), 237 feriti e una città Moore, distrutta. Questi i danni causati dal tornado – con venti che hanno raggiunto i 340 chilometri orari –  che ha colpito l’Oklahoma nel pomeriggio (alle 14, ora locale) del 20 maggio. Il tornado, nel suo picco, ha raggiunto una larghezza di 2.1 chilometri. Il tornado, secondo Alex Jones, era artificiale, era “un’arma climatica”, un false flag.

Chi è Alex Jones? “Esperto complottista americano” lo definirebbe qualcuno e conduttore di un popolare programma radiofonico, popolare soprattutto tra i media conservatori “per le sue idee sul mercato delle armi americane”.

Ancora un complotto? Ancora? Dopo l’11 settembre, dopo Elvis, dopo Michael Jackson, dopo i Maya (a loro insaputa), dopo Adam Lanza, dopo Boston ecco l’ennesimo complotto internazionale contro l’umanità intera. Dimenticavamo Kennedy.

Per Alex Jones il governo degli Stati Uniti è in grado di manipolare il clima. Come? Con l’Haarp, Cos’è? “L’Haarp è una gigantesca infrastruttura costruita dagli Stati Uniti in Alaska, infrastruttura tecnologicamente avanzata che sarebbe in grado di creare campi elettromagnetici con i quali alterare l’equilibrio terrestre, riuscendo così a causare fenomeni naturali come i terremoti in precise parti del globo terrestre.”

Tesi sostenuta in Italia anche da tal Domenico ScilipotiChe c’entra? Scilipoti, il responsabile, l’agopuntore e ginecologo, il 2 febbraio 2011 ha presentato un’interrogazione parlamentare chiedendo spiegazioni al Governo italiano sul progetto Haarp.

“Ragazzi, visto che il governo può e sa farlo, se avessi un dollaro, se avessi anche un solo dollaro, scommetterei proprio sul governo come responsabile del tornado in Oklahoma”. Questa la frase di Alex Jones. Questo il pensiero di Alex Jones. Governo Usa più Haarp uguale tornado in Oklahoma, uguale terremoto in Iran e, senza Haarp, ma magari utilizzando qualche attore uguale attentato di Boston (per approfondire:“Sangue finto e Silicone: l’inganno dell’attentato di Boston. Come si confeziona una strage”).

Ma cos’è un “False Flag”? Il termine è diventato popolare in Italia dopo l’attentato di Boston. Il “False Flag” sarebbe un falso attentato, un falso disastro ambientale organizzato dal governo degli Stati Uniti, una scusa per violare “le nostre libertà civili e per giustificare nuove misure di sicurezza”.

Ma perché crediamo (o credono) ai complotti? C’è una teoria (non complottista) anche su questo. Recenti studi affermano che questa credenza deriva invece da un’interpretazione generale del mondo che si fonda essenzialmente su una diffidenza profonda nei confronti delle autorità. Per il  filosofo Karl Popper inoltre queste teorie hanno un limite evidente, sottovalutavano il caso.

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Gianluca Pace