Trasportavano hashish dal Marocco in barca a vela, 22 arresti

Portavano la droga dal Marocco all’Italia in barca a vela. Lo skipper Mario Piacentino, 43 anni, residente a Capiago Intimiano (Como), considerato il capo dell’organizzazione, è finito in manette insieme ad altre 21 persone.

Gli arresti, eseguiti dai carabinieri del Ros di Milano, sono scattati in esecuzione di ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal gip di Milano, Donadeo, nelle provincie di Milano e Como. Nei confronti di quattro stranieri (due marocchini, un tedesco e uno svizzero), invece, è stato disposto un mandato di arresto europeo. L’operazione dei carabinieri che ha smantellato l’organizzazione di narcotrafficanti è la prosecuzione dell’indagine denominata ‘Pavone’ che lo scorso mese di ottobre fece finire in cella 75 persone.

Grazie all’utilizzo di barche a vela o a motore i componenti della banda, tre dei quali risultavano incensurati nonostante fossero sul mercato da oltre vent’anni, riuscivano a trasportare carichi di tonnellate di hascisc dal Marocco, attraverso la Spagna e la Francia. In qualche caso la droga veniva scaricata direttamente in Italia, nei porti di La Spezia e Mazara del Vallo (Trapani), per poi raggiungere a Milano la zona di Quarto Oggiaro, dove veniva smistata per lo spaccio al dettaglio sia nel capoluogo lombardo che in altre città della Lombardia.

Insieme a Piacentino sono finiti in carcere la moglie, Elena Bianchi, 36 anni, istruttrice di fitness che di fatto forniva supporto logistico al marito durante i suoi viaggi internazionali, e narcotrafficanti già noti agli investigatori come Luigi Donnarumma, 43 anni, di Milano, figlio di Antonio detto ‘Mafia’ legato all’organizzazione criminale dei Crisafulli; Massimo Zanotta, 44 anni, residente a Senna Comasco; Michele Spinelli, sempre di 44 anni, di Novate Milanese entrambi già arrestati nel luglio 2007 con un carico di 230 chili di ‘fumo’ nel porto di Sotogrande, in Spagna.

In un caso Piacentino era stato intercettato al largo del porto spagnolo di Algeciras con a bordo un carico di 800 chili di hascisc. In un’altra circostanza, durante un intervento filmato dalla polizia spagnola, invece, lo skipper era stato costretto a gettare in mare 3 tonnellate di droga. Delle 22 persone arrestate, quattro si trovavano già in carcere.

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luiss_smorgana