Il 59% degli intervistati si dice “molto contrario” alla costruzione di nuove centrali. Il 17% si definisce “abbastanza contrario”, per un totale di oltre il 75%. “L’impatto negativo sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, anche in assenza di incidenti o errori umani” è la paura che ha il 45% della popolazione, lo “smaltimento delle scorie radioattive” dal 29%, il “rischio di incidenti dovuti ad errori umani” dal 15% e il “rischio di incidenti dovuti ad eventi naturali” dall’11%.
Temi che evidentemente condizionano anche i fautori dell’atomo. Circa il 20% di questi ultimi, malgrado il loro consenso al nucleare, si dice infatti “abbastanza” o “molto contrario” all’eventuale costruzione di una centrale nella sua regione. Se ben il 90% degli italiani ha comunque ben presente che la nostra dipendenza energetica da altri paesi è un tema “molto” (59%) o “abbastanza” importante (30%), una schiacciante maggioranza del 69% ritiene che la soluzione per risolvere il problema sia il ricorso “esclusivamente alle energie rinnovabili”.
Infine il 43% giudica “molto negativamente” le mosse del governo. Sembra che il 70% degli italiani, stando sempre al sondaggio, siano pronti a votare sì, cioè contro il nucleare.