Ryanair, la più nota tra le compagnie low cost, aveva sollevato il problema già ad aprile: avere una taglia Xxl in aereo può rappresentare un problema di sicurezza. La soluzione proposta dalla compagnia irlandese, quella di una “fat tax”, un supplemento di biglietti per gli obesi, però, non era piaciuta quasi a nessuno.
Il problema ora torna di attualità dopo che un assistente di volo della American Airlines ha scattato, con il cellulare, una fotografia che mostra come il problema però sia “grosso”. L’immgine immortala, di spalle, un signore di mezza età che straborda dal sedile occupando con il corpo almeno metà corridoio.
La foto, spedita dall’assistente al blog specializzato flightglobal.com ha fatto rapidamente il giro della rete e torna a far discutere sull’opportunità di un sovrapprezzo per i passeggeri extra size. Il problema indubbiamente è di sicurezza: con il corridoio bloccato in caso di emergenza si corrono molti rischi in più.
C’è anche chi ha messo in discussione l’autenticità dello scatto, ma l’autore del blog rassicura «Mi è stata spedita con l’assoluta assicurazione di essere genuina, scattata da un assistente di volo dell’American Airlines».
La tassa sul grasso, però, per certe compagnie, almeno in classe economica è già realtà: la applicano, a meno che sul volo non ci siano posti liberi la americana United e l’American Airlines.
