MILANO, 2 DIC – Per Bernardino Pasta, il manager arrestato con l'accusa di aver truffato due onlus per 9 milioni di euro, soldi che erano destinati anche a progetti in favore dei bimbi di Haiti, è arrivata oggi anche la dichiarazione di fallimento da parte del Tribunale di Milano relativa alla sua società di investimenti, Retemanager spa.
L'uomo poi è recidivo, poiché è stato da poco rinviato a giudizio per lo stesso reato contestato nell'inchiesta che vede come 'vittime' le onlus Vis e Agire: l'associazione per delinquere finalizzata alla truffa. La 'vecchia' inchiesta a suo carico, coordinata dal pm di Milano Mauro Clerici, era partita dalla querela di una societa' di assicurazione irlandese.
A far scattare le nuove indagini, invece, e' stata la querela della onlus Vis e solo oggi sul tavolo del pm Eugenio Fusco e' arrivato l'esposto di Agire. Fusco sta gia' indagando, assieme al collega Massimiliano Carducci, su diversi ipotesi di bancarotta a carico di Lele Mora (non c'entra nulla con l'inchiesta a carico di Pasta e altri suoi collaboratori), il quale aveva in passato una societa' proprio con il manager arrestato. La truffa sarebbe stata portata avanti da Retemanager, nella veste di intermediaria tra le due onlus e la banca inglese Barkleys, che aveva emesso titoli obbligazionari. Le onlus avrebbero versato 9 milioni di euro su un conto corrente di Retemanager, che poi se li sarebbe intascati, mostrando a loro falsi documenti di acquisto delle obbligazioni.
