
UDINE – “Il Papa รจ anche un Capo di Stato, quindi deve riceverlo, ma se potesse scegliere, non incontrerebbe Trump”. Lo ha detto a Udine, padre Alejandro Solalinde, attivo in Messico nell’accoglienza e nella protezione dei migranti dalla tratta gestita della criminalitร organizzata, e dunque sotto minaccia di morte, commentando il prossimo incontro tra il Pontefice e il presidente degli Stati Uniti, in programma il 24 maggio in Vaticano.
Solalinde, nella rosa dei candidati al Nobel per la Pace, vive da anni sotto scorta armata ed รจ giunto nel capoluogo friulano su invito del festival vicino/lontano, nell’ambito del quale ha presentato il suo libro “I narcos mi vogliono morto” (Emi editore). “Il muro che Trump ha promesso di costruire lungo la frontiera con il Messico – ha detto Solalinde – รจ un sogno e rimarrร tale. Non sarร mai completato perchรฉ i repubblicani stessi manderanno a casa questo presidente, che non durerร molto”.
Inoltre – ha aggiunto – il 25% di tutti i migranti del Messico ogni anno raggiunge gli Usa perchรฉ il confine รจ gestito dai cartelli della criminalitร organizzata e la corruzione rende porosa qualsiasi barriera”. Il religioso ha detto di esser preoccupato per altri “muri di Trump, che sono la sua xenofobia, il razzismo, l’omofobia”.
