TUNISI – Arrestati nove terroristi, appartenenti al commando che ieri ha dato l’assalto al museo del Bardo di Tunisi. Due sono stati uccisi dalle teste di cuoio quando hanno fatto irruzione nel museo per liberare i turisti. Uno è in fuga, ricercato dalle forze di sicurezza, mentre i suoi complici sono in queste ore sotto il torchio della polizia.
Il premier tunisino Habib Essid ha reso noto che uno degli attentatori morti durante il blitz, Yassine Laabidi, era già “noto” ai servizi di sicurezza e tenuto osservazione. L’altro, Jabeur Khachnaoui, era invece scomparso da tre mesi e aveva chiamato i suoi genitori con una scheda irachena. I due, ha riferito il ministro degli Interni Najem Gharsalli, erano “muniti di cinture esplosive” e di armi “molto avanzate”. Il ché vuol dire che il numero delle vittime “sarebbe potuto essere molto più alto”.
Il numero intanto continua a salire, con la morte di uno dei feriti nell’attentato che ha portato a quota 21 il bilancio ufficiale. Tra questi ci sono: 18 turisti (italiani, giapponesi, colombiani, australiani, spagnoli) un custode del museo tunisino e due agenti di polizia morti durante il blitz. Più i due terroristi uccisi. In totale fanno 23, oltre a diverse decine di feriti.
Resta invece un mistero il numero degli italiani coinvolti: a 24 ore dalla strage i morti accertati sarebbero 2, Francesco Caldara e Orazio Conte. Ma mancano ancora all’appello, Giuseppina Biella e Antonella Sesino, che non rispondono al telefono, non hanno raggiunto i compagni di viaggio, né hanno provato a contattare consolato o polizia. I feriti italiani sono 13, di cui alcuni gravi.