Tunisi, la notte nascosti nel sarcofago al Museo del Bardo

Tunisi, la notte nel sarcofago al Museo del Bardo (foto Ansa)

TUNISI – Hanno sentito gli spari, hanno capito che era un attentato terroristico e si sono nascosti dove hanno potuto. Uno di loro persino in un sarcofago. Così sono rimasti, immobili, in silenzio, per ore ed ore due turisti spagnoli e uno dei custodi del Museo del Bardo di Tunisi. 

Mercoledì mattina erano lì quando i terroristi hanno fatto irruzione nell’edificio, prendendo in ostaggio i turisti che hanno trovato. L’assedio, in realtà, è durato solo poche ore, interrotto dal blitz delle teste di cuoio tunisine. Ma i due spagnoli e il custode non lo sapevano. Erano terrorizzati. E per non rischiare di farsi scoprire non hanno nemmeno usato il cellulare per avvertire che erano vivi, che erano nascosti, che rischiavano la vita.

In quelle ore il ministero degli Esteri spagnolo li ha dati per dispersi. Qualcuno, forse, li avrà anche pianti come morti. Ma giovedì mattina loro sono usciti dai loro nascondigli e hanno fatto sapere che erano vivi, che erano sopravvissuti.

 

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Maria Elena Perrero