Imed Trabelsi, il nipote dell’ex presidente tunisino Ben Ali, sarebbe stato ucciso da un poliziotto. E’ quanto scrive il Corriere della Sera, riportando un sms che sarebbe stato inviato dalla mogli di Imed, Sarah, ad un suo amico italiano. In serata la notizia è stata confermata dal ministro dell’Interno tunisino, Ahmed Friaa.
“L’ho ricevuto giovedì -ha raccontato al Corriere l’amico italiano – e c’era scritto che Imed ‘è stato accoltellato al cuore da un poliziotto o da un militare. Lei l’ha saputo da un amico medico che lavora nell’ospedale militare e che ha visto il cadavere. Il corpo è stato seppellito nel cimitero dell’ospedale’. Quindi altro che fuggito in Italia. Si uccide così un uomo? Può anche essere il mio peggior nemico ma la vita umana ha un valore”.
Se questa versione dei fatti fosse vera smentirebbe l’ipotesi fatta da alcuni bloggero che Imed Trabelsi sia vivo in Italia. Una tesi che sarebbe documentata da un video pubblicato su Youtube nel quale appare Imed seduto a un tavolo assieme ad alcuni agenti di polizia mentre prepara la sua fuga dal Paese. Nel video si sente Trabelsi parlare al telefono in italiano: “No, no, dammi il piano di volo, mi lasceranno andare. Subito, per favore, perché la situazione è veramente critica”. E questa frase, secondo alcuni blogger, farebbe pensare che Trabelsi sia riuscito a fuggire in Italia.
Ma l’amico italiano, che svolge affari in nordafrica, avrebbe detto al Corriere di essere lui l’uomo con cui Imed parla al telefono. “Imed era in aeroporto. Erano le 21,15. Gli stavo procurando un aereo. L’ho sentito di nuovo verso mezzanotte. Mi chiedeva di mandargli il piano di volo perché i soldati lo avrebbero fatto partire. Poi quando l’ho richiamato più tardi non mi ha più avuto notizie fino all’sms di giovedì della moglie”.
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