TUNISI – Una donna si è data fuoco in Tunisia e le sue condizioni sono gravi. Lo ha detto l’agenzia ufficiale Tap. La donna si è data fuoco oggi a Monastir, a 160 km a sudest di Tunisi, davanti alla sede del governatorato.
Sono 234 i morti e 510 i feriti in Tunisia dall’inizio dei disordini che hanno portato alla caduta rdel regime di Ben Ali. Lo ha appreso l’Afp da una fonte vicina al governo di transizione tunisino. Secondo la stessa fonte, che ha chiesto l’anonimato, la cifra comprende 8 poliziotti e 74 detenuti morti nelle prigioni. Il primo febbraio scorso l’Onu aveva reso pubblica il suo bilancio delle vittime: 219 morti, tra cui 72 detenuti, e 510 feriti. L’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani aveva precisato che il bilancio era ancora ”provvisorio”
Ieri il presidente tunisino ad interim, Fued Mebazaa, aveva annunciato l’apertura “prossimamente” di “negoziati sociali su scala nazionale”, in un discorso alla tv nazionale, qualche ora dopo essere stato investito dal Parlamento del potere di emettere decreti-legge. E’ stata la prima volta che il presidente si rivolge direttamente ai tunisini dalla sua entrata in carica lo scorso 15 gennaio, all’indomani della fuga all’estero del presidente Ben Ali.
“Questi negoziati sociali saranno la miglior cornice di dialogo e concertazione entro la quale regolare la situazione sociali di tutte le categorie del popolo e di tutti i settori”, ha detto Mebazaa che ha rivolto un appello ai suoi compatrioti “di essere pazienti”. “Le vostre richieste sono legittime, ma dovete capire la situazione difficile con la quale il paese deve confrontarsi”, ha spiegato il presidente ad interim.
[gmap]