ANKARA – Un uomo armato ha sparato contro l’ambasciatore russo in Turchia ad una mostra di fotografie ad Ankara. Per il diplomatico non c’è stato nulla da fare: soccorso immediatamente, Andrey Karlov è deceduto quasi subito, troppo gravi le ferite alla testa . Oltre all’ambasciatore sono almeno tre le persone colpite dal terrorista.
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E’ subito partita la caccia all’attentatore: l’uomo si è confuso tra la folla ma è stato ucciso poco dopo. Secondo le prime testimonianze raccolte sul luogo dell’attentato è evidente la matrice islamica dell’attentato. L’omicida, infatti, prima di aprire il fuoco avrebbe urlato frasi sconnesse sulla “vendetta per Aleppo”. “Questo è il conto per la Siria”, è un’altra frase attribuita al terrorista. Poco dopo è stato ucciso dalle teste di cuoio che hanno quasi subito fatto irruzione nell’edificio.
Killer era poliziotto. È stato identificato come un diplomato dell’accademia di polizia di nome Mert Altintas l’attentatore che ha ucciso l’ambasciatore russo ad Ankara, Andrey Karlov, durante una mostra nella capitale turca. Lo scrive il quotidiano Sabah, secondo cui Altintas, 22 anni, si era diplomato nel 2014 all’accademia Rustu Unsal di Smirne.
Da alcuni giorni in Turchia sono continue le manifestazioni di protesta contro Mosca per Aleppo ripresa quasi completamente dalle forze governative grazie al decisivo appoggio militare russo e a più riprese i dimostranti hanno inscenato manifestazioni davanti all’ambasciata russa. La zona dell’attacco è stata chiusa al traffico e si trova sotto stretta sorveglianza delle forze di sicurezza.