Le proteste in tutta la Turchia iniziano proprio da qui: la gente manifesta contro l’intenzione del governo di voler costruire un centro commerciale lì dove ora sorgono degli alberi. Erdogan però fa un passo indietro e smentisce: non ci sarà un centro commerciale, ma una moschea e un centro polifunzionale.
“Non si può fare un centro commerciale in quest’area – ha detto – Non vi è alcun progetto conclusivo qui. Forse faremo un museo della città o un complesso che metterà insieme diverse attività”.
D’altronde un tribunale amministrativo il 31 maggio ha stabilito la sospensione del progetto a piazza Taksim. Le speranze dei manifestanti stanno quindi crescendo.
Quanto poi alle violenze della polizia sui manifestanti (pacifici), Erdogan è sceso in campo per punire chi ha ecceduto. Si è parlato di lacrimogeni, pietre, molotov. “Ho impartito – ha detto Erdogan – l’ordine al ministro dell’Interno e al governatore: se sarà utilizzata una forza eccessiva saranno prese le misure necessarie”.
In queste ore i Servizi stanno esaminando i filmati girati durante gli interventi della polizia. “Ci saranno azioni legali – ha detto Erdogan – contro chi ha usato la forza in maniera sproporzionata”.