
Ucraina, Zelensky: "Disposti ad accettare accordo di pace se Mosca si ritirasse sulle posizioni del 23 febbraio" (foto Ansa)
“L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014.
“Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
Dall’inizio dell’invasione l’Ucraina colpita da oltre 2mila missili
Dall’inizio dell’invasione le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili sull’Ucraina e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese: lo ha spiegato il presidente ucraino.
“In totale, durante questa guerra, l’esercito russo ha lanciato 2.014 missili sull’Ucraina e sono state registrate 2.682 sortite di aerei da guerra russi nei nostri cieli – ha detto Zelensky -. Ognuna di queste sortite รจ la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture”, ha commentato.
La Russia ha perso quasi 25mila soldati
“Tra il 24 febbraio e il 6 maggio il nemico” russo “ha perso 24.900 soldati, 1.110 carri armati e 199 aerei”. Lo ha annunciato lo stato maggiore delle forze armate ucraine stando ad Ukrinform. Mosca ha anche perso dall’inizio dell’invasione in Ucraina “2.686 veicoli corazzati da combattimento, 502 sistemi di artiglieria, 171 sistemi di lancio multiplo di razzi, 83 sistemi di guerra antiaerea, 155 elicotteri, 1.926 autoveicoli e autocisterne, 324 velivoli senza pilota, 38 unitร di unitร speciali e 90 missili da crociera”. Secondo la nota dello stato maggiore “il nemico ha subito le maggiori perdite nell’ultimo giorno nelle aree di Lyman e Kurakhove”.