Uragano Irene, 370mila persone devono lasciare New York

NEW YORK, 27 AGO – “Dobbiamo prepararci al peggio”: il sindaco di New York Michael Bloomberg chiarisce la situazione nella Grande Mela che si prepara all’arrivo dell’uragano Irene.

Le evacuazioni procedono e questo ”va benissimo”: ma ”dobbiamo prepararci al peggio”, ha detto Bloomberg. Il ”pericoloso” uragano Irene dovrebbe colpire New York ”questa sera”, ha spiegato Bloomberg, sottolineando che New York non ha molta esperienza di uragani ma deve ”essere pronta”, ”mettetevi al sicuro”.

Bloomberg ha invitato coloro nelle aree da evacuare a procedere subito, a non attendere lo stop dei mezzi pubblici che scatterà alle 12.00, ore 18.00 italiane.

Secondo quanto ha detto il sindaco, 7mila pazienti sono già stati evacuati dagli ospedali di New York nelle aree a rischio. Coloro che si trovano in queste zone – afferma Bloomberg – devono andare via e rispettare l’ordine di evacuazione, che in molti stanno eseguendo: ”Non farlo è pericoloso, folle”.

Le evacuazioni a New York riguardano 370.000 persone. Bloomberg ha messo in guardia dal rischio di eventuali blackout che potrebbero spingere i palazzi americani a sospendere il servizio di ascensore per evitare che si possa restare intrappolati. Il sindaco ha invitato a stare ai piani bassi.

I mezzi pubblici. La metropolitana di New York chiude a causa dell’uragano Irene: è il primo stop della storia per un fenomeno atmosferico. Ci vorranno almeno otto ore – spiegano i responsabili – per mettere in sicurezza tutti i treni e chiudere le oltre 436 fermate della metro. Il servizio non riprenderà prima di lunedì mattina, anche se non essendoci precedenti i responsabili del trasporto pubblico newyorkese non assicurano la regolarità del servizio.

I voli. Sono 9.215 i voli cancellati fino a lunedì dalle compagnie americane dagli aeroporti di New York, Philadelphia, Boston e Washington a causa dell’uragano Irene.

I negozi. Sulla Fifth Avenue, la via dello shopping, tutti i negozi hanno chiuso. Dalle grandi catene come Gap, Banana Republic e Abercrombie & Fitch alle maison del lusso, Tiffany, Chanel e Luois Vuitton, le serrande sono abbassate e i marciapiedi quasi deserti. Sabato, giorno dello shopping per eccellenza con molti uffici chiusi, Irene mette in ginocchio i commercianti.

Presi invece d’assalto supermercati e piccoli negozi di alimentari, con grandi code anche di diversi isolati. La catena Whole Food è chiusa per l’uragano Irene e molti commercianti lavorano a orario ridotto.

Le vittime. Intanto l’uragano ha fatto la sua prima vittima americana in North Carolina. Si tratta di un uomo – come riferiscono i media americani – che è stato colpito da un albero abbattuto dal forte vento. L’uomo è morto nella notte fra ieri e oggi nella contea di Pitt. Un responsabile dei servizi d’urgenza del North Carolina, Tom Mather, ha precisato che la vittima era al volante di un’auto che ha sbandato sulla strada inondata andando a sbattere contro un albero. La fonte ha riferito inoltre che un ”uomo è morto per una crisi cardiaca nella contea di Onslow mentre fissava travi di legno sulle proprie finestre”. I servizi di soccorso della contea di New Hanover hanno poi segnalato che un uomo è caduto stamattina presto nel fiume Cape Fear vicino a Wilmington e non è chiara la sua sorte.

 

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Maria Elena Perrero