MONTEVIDEO, URUGUAY – Orrore in Uruguay. La giustizia di Montevideo ha arrestato due infermieri che hanno ammesso di essere responsabili di decine di morti tra i pazienti di due diverse strutture sanitarie della citta’ negli ultimi due anni.
Nell’ambito di un’indagine avviata tempo fa e chiamata dagli investigatori ‘Operazione Angeli’, la polizia ha reso noto che due persone sono state arrestate: un uomo di 49 anni e l’altro di 36. Nella maggior parte dei casi le vittime non erano pazienti terminali, aggiungono le fonti.
I due accusati hanno ammesso di avere agito per ”ragioni umanitarie”, mentre la procura ritiene che i due infermieri hanno ucciso i pazienti ”perche’ richiedevano troppe attenzioni”.
Il giudice di Montevideo Rolando Vomero ha gia’ interrogato i due infermieri, precisando che ”solo uno di loro ha ammesso di aver provocato la morte di 16 persone, mentre l’altro ha affermato di non ricordare con precisione” a quante persone ha tolto la vita.
Secondo il giudice e gli inquirenti non è però ancora dato di sapere con esattezza a quante persone i due infermieri hanno praticato l’eutanasia. Essi usavano vari modi per por fine alla vita dei pazienti, ha detto il giudice Romero. ”In certi casi iniettavano morfina direttamente nel loro flusso sanguigno, in altri pompavano aria nel flusso sanguigno causando la morte in pochi minuti”.
I due infermieri hanno dichiarato di aver compiuto i loro atti spinti dal desiderio ”di por fine alla sofferenza umana”, ma hanno poi confessato che i pazienti uccisi non erano affetti da malattie terminali.
”I casi di assassini seriali di questo tipo sono rari: ancora piu’ inusuale pero’ e’ che ci siano due persone con simili caratteristiche che agiscano nella stessa citta’ in sintonia, senza pero’ conoscersi tra loro”, ha dichiarato al quotidiano locale El Pais uno degli investigatori.